Chi siamo

Il Laboratorio Studentesco nasce nell'85 come spazio autogestito (i cosiddetti centri di documentazione studenti) con la volontà di sperimentare un modo nuovo di gestione di uno spazio, delle attività da svolgere al suo interno e nell'ateneo e del modo di vivere l'università come luogo di confronto e crescita, portando avanti i vari progetti e vertenze negli anni: dalla protesta contro la riforma Ruberti dell'89 con la Pantera, contro il processo di Bologna, contro la Moratti, fino ad arrivare all'ultimo attentato all'università pubblica e al sapere con la riforma Gelmini, organizzando convegni e iniziative per sensibilizzare gli studenti e portando all'interno dell'università le problematiche sociali.Per esempio ricordiamo dal '91 la lotta per la mensa,i seminari sul diritto d'asilo, gli incontri con docenti di altre università e con poeti, e diverse proposte indirizzate all'ex EDISU e all'università, tutte iniziative di carattere culturale e politico volte alla crescita e alla tutela dei diritti di studenti e lavoratori.E ancora possiamo ricordare le lotte contro la guerra in Iraq e Afghanistan.

Il 2 Marzo 2011, dopo rinnovamento dello spazio, è stato riaperto agli studenti dell’Università di Salerno, il Laboratorio Studentesco.(dipartimenti di storia)Questa esperienza nasce dalla volontà di compagni e compagne provenienti da varie esperienze politiche di continuare a battersi per un’università pubblica, dove il sapere non venga piegato a misere logiche di mercato ma che venga utilizzato a vantaggio della collettività tutta. Uno spazio fatto di autogestione, di socialità e partecipazione.In un’ università che non fa altro che eliminare i momenti di riflessione e critica sul presente, noi ci riappropriamo del nostro tempo e del nostro spazio per intercettare quelle soggettività che vengono tradizionalmente marginalizzate. Il nostro obiettivo è quello di dare vita ai bisogni degli studenti, di reagire all’oppressione, di ricomporre una classe sfruttata dal potere economico e politico del capitale, senza dimenticare di collegare le nostre rivendicazioni studentesche agli altri enormi conflitti sociali esistenti nel nostro paese.



E’ in quest’ottica che si inquadra la lotta degli studenti che rifiutano questo modello di università, un università che prevede la privatizzazione dell’istruzione a beneficio delle aziende, e che elimina la possibilità di riscatto sociale.Le riforme varate dal ministro Gelmini non sono che l’ultimo attacco al sapere, all’università, alla scuola, alla cultura. Infatti il progetto di smantellamento dell’istruzione parte da lontano, dal processo di Bologna, passando dalla riforma Zecchino-Berlinguer, alle leggi Mussi e Moratti.

Il Laboratorio Studentesco nasce dunque dall’esigenza di studenti di esprimere la propria rabbia e le proprie idee,di concretizzare l’alternativa attraverso la partecipazione diretta di chi vede nella diversità un punto di forza per opporsi radicalmente allo stato di cose presenti, allo sfruttamento dei padroni. Il Laboratorio studentesco non è un associazione studentesca, non concorre alle elezioni, non ha scopi di lucro, non ha patrimonio, e si autofinanzia con iniziative e con il lavoro di chi ci lavora, lo frequenta e lo sostiene.

La prima battaglia del collettivo studentesco universitario è stata la difesa del presidio ospedaliero dell'università di Salerno.Sono stati organizzati dei tavoli di raccolta firme per chiedere l'immediato ripristino delle prestazioni mediche e delle visite specialistiche ( poche settimane fa sono stati portati via dal presidio l'ecografo e la poltrona dentistica e interrotte le visite specialistiche), il rinnovo della convenzione con l'ASL, e l'istituzione di un pronto soccorso interno al campus.Circa trecento le firme raccolte in poche ore e molta la partecipazione di studenti e professori che hanno mostrato vivo intesse per la questione e anche indignazione per l'ennesimo taglio che sono costretti a subire.
Il 14 marzo 2011 il C.S.U ha partecipato all'Assemblea generale per le modifiche allo Statuto dell'Università degli Studi di Salerno, nell'aula "Nicola Cilento", durante la quale sono state chieste al Magnifico Rettore delucidazioni sulla questione del presidio ospedaliero e del perché ancora non venga rinnovata la convenzione con l'asl. Una prima vittoria: Il rettore pubblicamente ha affermato che si impegnerà per risolvere la questione e riattivare i servizi del presidio sanitario.
Riteniamo che gli studenti non siano un gruppo a parte, non si deve dividere e slegare il Campus dalla città: per questo motivo ci occupiamo di diritto allo studio, diritto alla salute, della tutela dei beni pubblici, del recupero della memoria storica, del diritto al lavoro e di esclusione sociale.

Propri su questi temi, sul nucleare, sull'acqua pubblica, saranno incentrate le prossime iniziative del laboratorio studentesco.Siamo convinti che una vittoria dei SI ai referendum della prossima primavera possa costituire una prima e fondamentale tappa, non solo per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali, bensì per invertire la rotta e sconfiggere le politiche liberiste e le privatizzazioni dei beni comuni che negli ultimi trent’anni hanno prodotto solo ed esclusivamente l’impoverimento di larga parte delle popolazioni e dei territori e arricchito pochi gruppi finanziari con una drastica riduzione dei diritti conquistati, determinando la drammatica crisi economica, sociale, ecologica e di democrazia nella quale siamo tuttora immersi.E ancora proporremo iniziative contro la guerra ma per l'autodeterminazione dei popoli (questione Palestinese, e l'attualissima Libia).

C.S.U. (collettivo studentesco universitario)